Quale golf nel futuro: meglio 9, 12 o 18 buche?
Ogni formula ha i suoi pro e i suoi contro, a partire da tempi e costi
Facciamo un gioco. Proviamo a immaginare il nostro sport preferito in tre versioni simili ma allo stesso tempo differenti. Pensiamo al golf su un giro di nove, dodici o diciotto buche. Ognuno di noi, per mille motivi, ha una preferenza.
9 buche: risparmio tempo e gioco più spesso
Il parere di Alessandro - “Il golf su nove buche ha un suo fascino. Inutile nasconderlo: nell’era moderna dove tutto va a mille all’ora ricavarsi due ore per giocare è bellissimo.
Il primo vantaggio è il più semplice di tutti: il tempo. Nove buche significa avere più di mezza giornata completamente libera. Secondo vantaggio: giri più veloci consentono di mantenere giocare più spesso in una settimana e quindi fanno mantenere il feeling con bastoni e campo. Poi siamo liberi qualche weekend per la maratona delle 18 buche. Da non sottovalutare (terzo vantaggio) infatti il fattore stanchezza: 12 o 18 buche sono fisicamente pesanti, soprattutto su percorsi mai giocati prima e magari senza golf car.
Non del tutto minimo nemmeno il risparmio economico”.
12 buche: si esce con la pancia piena
Il parere di Daniele - “La via di mezzo ha tanti vantaggi e pochi svantaggi. Si parte dal fattore tempo: al massimo stai tre ore in campo, lasciandoti così ampio spazio. Inoltre si esce dal campo soddisfatti e con “la pancia piena”, perché tre buche in più rispetto a una gara a 9 buche significa giocare altri 40/60 minuti.
Dal punto di vista logistico c’è la possibilità di prenotare partenze in gara anche a metà pomeriggio, soprattutto durante la settimana, evitando l’imbrunire nel periodo invernale. D’estate invece si allungano sensibilmente le partenze del pomeriggio.
E sulla formula di gara dobbiamo ammettere la possibilità per gli organizzatori di creare alternative di regolamento dalla buca 10 in poi (esempio Mulligan etc), mantenendo le prime nove valide per l’handicap.
Qualcosa per storcere il naso c’è sempre: i puristi del golf faticano ad accettare le novità”.
18 buche sono la storia e sono complete
Il parere di Domenica - “Il fatto che furono gli scozzesi nel 1764 a St Andrews a giocare su 18 buche ha un valore relativo. Fondamentalmente, giocare 18 buche è meglio perché sono il doppio di nove e sei in più di dodici. Tutto è golf (9-12-18 buche) ma la maggioranza dei percorsi, compresi quelli storici e prestigiosi, ne hanno 18, seguono una logica nel disegno e hanno una completezza tra par 3, 4 e 5 che un mezzo giro non può avere.
Poi, è chiaro, un giro di 18 buche porta via praticamente una giornata, ma si tratta comunque di una giornata ben spesa. Le 18 buche permettono di rimediare una brutta partenza e impegnano a tenere duro dopo una partenza brillante. Insomma, è un golf più completo”.
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esatto, come il calcetto. Tanti praticanti ex giocatori di calcio, amici, amatori, tornei (anche del mondo), ex campioni: 1 ora e poi...tutti in spiaggia
Solo 18 sarebbe come una partita di calcio di 45 minuti